diagnosi

doctor_iconNon esiste un esame specifico per determinare se una persona è affetta dalla malattia di Alzheimer. La diagnosi certa può essere effettuata solo dopo la morte del soggetto, in sede di autopsia.

Si arriva alla diagnosi per esclusione, dopo un’attenta verifica delle condizioni fisiche e mentali del soggetto.

La diagnosi di malattia di Alzheimer può essere:
Probabile: il quadro clinico di demenza è confermato da test neuropsicologi, la storia è caratteristica (progressione graduale, compromissione delle memoria e di altre funzioni cognitive) e sono state escluse altre possibili cause organiche di demenza.
Possibile: il quadro di demenza è clinicamente dimostrato con test neuropsicologici, ma la storia clinica non è caratteristica (per esempio deficit cognitivo isolato, esordio acuto) e gli esami indicano la presenza di una patologia concomitante sufficiente a produrre demenza, ma non considerata la vera causa di demenza.
Certa: la diagnosi certa di malattia di Alzheimer può essere formulata solo a decesso avvenuto, grazie ad un accurato esame dei tessuti cerebrali.

Detto ciò, esiste una serie di test clinici per stabilire, nel complesso, un quadro diagnostico abbastanza attendibile.

Essi sono di vario tipo:
Anamnesi e visita medica: il clinico accerta se nella famiglia del paziente si è sviluppata almeno una storia di demenza. Esamina anche la storia clinica del paziente stesso, le patologie fin lì contratte e lo stile di vita.
Esami di laboratorio: il medico valuta attraverso semplici esami del sangue e urine la presenza di fattori compatibili con un possibile quadro dementigeno secondario.

Al contempo il paziente può essere sottoposto a ulteriori accertamenti per valutare alterazioni morfologiche o funzionali del cervello.

Le tecniche maggiormente utilizzate sono:
RM (Risonanza magnetica): consente di ottenere un immagine della struttura del cervello particolareggiata.
TAC (Tomografia Assiale Computerizzata). Misura lo spessore di una parte del cervello, che nei pazienti affetti da Alzheimer si assottiglia rapidamente.
SPECT (Tomografia Computerizzata mediante Emissione di Fotone Singolo). Può essere eseguita per misurare il flusso del sangue al cervello; si è riscontrato che tale flusso è ridotto nei malati di Alzheimer, per effetto di una diminuita attività delle cellule nervose.
PET (Tomografia a Emissione di Positroni). Può evidenziare cambiamenti nel modo di funzionare del cervello del malato di Alzheimer.
Valutazione neuropsicologica: il paziente viene sottoposto a vari test tra i quali il MMSE (Mini Mental State Examination), prova che richiede un foglio, una penna e pochi minuti di pazienza. Esso fornisce utili indicazioni sullo stato cognitivo del soggetto.

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