alimentazione

Il momento dei pasti può diventare sempre più difficile: a volte il malato si sporca mentre mangia, altre volte deve essere aiutato a usare coltello e forchetta.
Può soffrire di altri problemi: stitichezza, difficoltà di masticazione, disturbi del gusto, voracità o inappetenza. Mangiare e bere possono diventare un problema sia per il malato che per chi lo assiste.

Come affrontare le difficoltà nell’alimentazione:

• Lasciategli tempo! Incoraggiate il paziente a fare da solo mentre mangiate insieme. Rendete i pasti un’esperienza piacevole (usate un sottofondo musicale, coinvolgete il malato).
• Il malato perde l’autonomia nell’alimentarsi: usate stoviglie e posate infrangibili, e tovaglie di carta. Altrimenti romperebbe di tutto e sporcherebbe qualunque cosa.
• Incoraggiatelo a bere. La sua malattia potrebbe causargli piaghe da decubito, specialmente nell’ultima fase. Fate in modo che conservi un’adeguata idratazione. Se le piaghe sono già formate, dategli cibi ad alto contenuto di proteine (carne, pesce, uova, legumi)
• Il malato può andare incontro a crisi periodiche di stitichezza. Le fibre sono importanti.
• Pesatelo, ogni tanto, per valutare la corretta nutrizione
• Organizzate i pasti in base alle particolari esigenze del malato: lasciategli più tempo, cercate di trovare delle stoviglie speciali (piatti infrangibili, sottobicchieri antiscivolo), preparate cibi che si possono prendere con le dita, tagliate i bocconi in piccoli pezzi e presentate un piatto per volta
• Il tipico vagabondaggio porta un gran dispendio di energie: sali minerali e vitamine vanno benissimo in questi casi

Come affrontare le difficoltà di deglutizione:

• Controllate che il malato sia seduto correttamente, tenga il mento abbassato e prenda le bevande a piccoli sorsi
• Evitate di dargli cibi troppo caldi
• Alternate cibo e bevande, incoraggiando il malato a deglutire ogni boccone due volte
• Evitate miscugli di cibi liquidi e solidi, i vegetali a struttura fibrosa o a foglia lunga (cavolo, fagiolini, ecc.), i cibi troppo duri o di piccole dimensioni (noccioline, noci, ecc.)

Come affrontare le alterazioni del gusto e del ritmo alimentare:

• Spesso i farmaci alterano la sua percezione di sapori e odori. Siate pazienti e non rinfacciategli modificazioni nel gusto.
• Spesso la malattia porta il soggetto a prediligere gusti dolci: un buon gelato è spesso graditissimo. Ovviamente, senza esagerare
• Se diventa vorace, preparate alimenti non troppo calorici (crackers integrali, frutta e verdura). Togliete di mezzo ogni oggetto che potrebbe essere scambiato per cibo (bottoni, pastiglie, detersivi, piante domestiche di cui potrebbe mangiare le foglie).
• Se diventa inappetente, sciogliete un formaggino o un omogeneizzato nella minestra o nel puré

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